Vengano infine le alte allegrie,
le ardenti aurore, le notti calme,
venga la pace agognata, le armonie,
e il riscatto del frutto, e il fiore delle anime.
Che vengano, amor mio, perché questi giorni
son di stanchezza mortale,
di rabbia e agonia
e nulla.
Se il brano ti é piaciuto, condividilo con i tuoi amici:
Altre poesie su "Citazioni&Poesie"

C’è nell'intimità degli uomini un confine che né l’amore, né la passione possono osare: ...

Dovrò paragonarti ad un giorno estivo? Tu sei più amabile e temperato: cari bocci scoss...

So poco della notte ma pare che la notte sappia di me, e non solo, mi assiste come se mi am...