Mi sollevo, cerco i suoi occhi. E ora una sua mano si stacca da terra, si avvicina al mio viso e lo carezza. E quando quella mano fredda, come la pietra dov'era posata, si ferma sulla mia guancia, io so che la amo. La amo, figlia mia, come non ho mai amato nessuno. La amo come un mendicante, come un lupo, come un ramo d’ortica. La amo come un taglio nel vetro. La amo perché non amo che lei, le sue ossa, il suo odore di povera.
Se il brano ti é piaciuto, condividilo con i tuoi amici:
Altri racconti su "Citazioni&Poesie"
![](/images/Racconti/cambiare_persona.jpg)
Capire i propri problemi, essere in grado di sviscerarli più profondamente, eliminare quelli n...
![](/images/Racconti/oceano_mare.jpeg)
Ha 38 anni, Bartleboom. Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una do...
![](/images/Racconti/Jodi_Picoult_senza_lasciare_traccia.jpg)
L’amore non è un’equazione, come cercò di farmi credere tuo padre. Non è un contratt...